FACEAPP: RI-PARTE LA MODA DELL’APP PER ‘CAMBIARE’ SESSO

Stanno spopolando su internet le foto con i filtri che permettono di ‘cambiare sesso’. Si tratta di FaceApp, l’applicazione made in Russa già in voga nell’estate 2019. L’anno scorso con i suoi filtri permetteva di invecchiare i connotati di una persona. Quest’anno permette di conoscere la propria versione del sesso opposto. Una sfida in voga anche tra i vip.

L’app può essere scaricata su tutti i dispositivi iOS e Android. Per usare i filtri di FaceApp serve cliccare sull’opzione sesso, decidere quale foto voler modificare e cliccare la versione uomo o donna. I risultati sono davvero realistici.

I personaggi famosi che usano FaceApp

Il cantante Fedez e l’imprenditrice Chiara Ferragni utilizzano molto questa applicazione. L’anno scorso si erano divertiti con i filtri ‘invecchiamento’, mentre pochi giorni fa la coppia ha replicato pubblicando sui social la foto in cui si scambiavano il genere.

Non solo Fedez e Ferragni. Anche The Jackal, Alessandro Cattelan e molti altri hanno condiviso su Instagram la propria versione del sesso opposto. Sono diventate virali anche quelle foto modificate non direttamente dai personaggi interessati, ma dagli utenti del web: Matteo Salvini, Luigi Di Maio, ma anche tutti i membri della famiglia reale inglese. Foto che hanno avuto un gran seguito e tante condivisioni.

FaceApp: la privacy

L’applicazione russa ha ricevuto però molte critiche e accuse di violazione della privacy degli utenti. La Wirelless Lab, la società con sede in Russia di FaceApp, non ha reso noto in modo chiaro la fine che fanno i dati e le foto degli utenti che utilizzano l’app. Le fotografie rimangono nel cloud per un periodo limitato di 24-28 ore dopo che hai modificato la fotografia, in modo tale da permetterti di ritornare all’immagine e apportare delle modifiche aggiuntive, se vuoi”, ha spiegato l’azienda, precisando che le foto non vengono utilizzate per alcuno scopo al di fuori della modifica delle foto da parte degli utenti.

Sul web in tanti hanno commentato ironicamente la scelta di chi, deciso accusatore contro l’app Immuni per i problemi relativi alla privacy, non ha disdegnato utilizzare FaceApp per vedere la propria versione se fosse nato del sesso opposto.