L’obiettivo primario di un’azienda che al giorno d’oggi intende valorizzare il proprio brand è quello di migliorare sensibilmente la visibilità sul web. Perché ormai il web è la più grande vetrina del mondo, dove i clienti guardano, entrano e se vogliono comprano o più semplicemente interagiscono. Ed è proprio questo quello a cui le aziende aspirano: avere un contatto diretto con i potenziali clienti, attirati dalla nostra vetrina virtuale attraverso le ricerche che compiono sul web.
E quindi torniamo al punto di partenza: per ampliare la propria platea di clienti è necessario accrescere la visibilità sul web. Come farlo quindi? I modi sono diversi ed entrano quasi tutti nel campo del web marketing. Tra questi c’è anche la SEO, fondamentale per permettere al nostro sito o blog di essere visualizzato da quanta più gente possibile attraverso i motori di ricerca.
L’equazione che si può trarre è semplicisticamente: migliore la SEO uguale più possibili clienti. E il motivo è semplice: se un potenziale cliente cerca su un motore di ricerca il prodotto che intende comprare sarà più facile che lo acquisti tra i primi siti che compaiono su quel determinato motore di ricerca sollecitato dalla parola chiave. Va da sé che essere tra i primi risultati comporta un notevole incremento delle possibilità di vendita.
A cosa serve la SEO
E proprio a questo serve la SEO: aumentare la visibilità sul web in modo tale da amplificare le possibilità di vendita e interazione attraverso la vetrina del web. SEO significa letteralmente ottimizzazione per i motori di ricerca e ingloba in sé tutte quelle attività volte a migliorare la scansione, l’indicizzazione ed il posizionamento di un’informazione o contenuto presente in un sito web dei motori di ricerca.
Facciamo un esempio per semplificare ulteriormente il discorso: se abbiamo un e-commerce di articoli sportivi dobbiamo sperare che l’utente che cerchi la parola chiave su Google ‘scarpe da ginnastica’ o ‘magliette per andare in palestra’ si imbatta nel nostro negozio virtuale, in modo tale che possa comprare da noi quello che cerca. E se il nostro sito è posizionato nelle prime posizione le possibilità che ciò avvenga aumentano drasticamente.
Il processo che porta il nostro sito, blog o e-commerce ad apparire tra i primi risultati dei motori di ricerca è proprio la SEO. In che modo funziona quindi? I primi risultati che appaiono sui motori di ricerca sono quelli strutturati meglio, più completi e che soprattutto rispondono nel migliore dei modi alla richiesta fatta attraverso il motore di ricerca.
Come migliorare la SEO
Per prima cosa occorre fare una distinzione tra SEO e SEA: nel primo caso si tratta di search engine optimization, nel secondo search engine advertising. La SEO on prevede nessun pagamento diretto al motore di ricerca per aumentare la propria visibilità, cosa che accade invece con la SEA. Quando su un motore di ricerca vediamo i primi risultati evidenziata e contrassegnati dalla dicitura ‘Ann.’ vuol dire che sono frutto di SEA e che quindi sono stati pagati al motore di ricerca.
Quanto costa sponsorizzare attraverso la SEA? Dipende dal mercato. O meglio, si batte una specie di asta virtuale e il miglior offerente compra il proprio spazio sul web. La SEO invece non prevede nessun pagamento ed è quindi traffico totalmente organico. Anche quello più prezioso in realtà. E per migliorare questo aspetto c’è bisogno di impegno, studio e dedizione.
Banalmente uno degli aspetti che può portare il nostro sito ad avere maggiore visibilità su un determinato motore di ricerca (ormai quasi tutti utilizzano Google) è la quantità di link esterni che rimandano al nostro sito o blog. Più siti simili al nostro ci linkano più probabilità abbiamo che Google ci premi. Questa è solo una delle tecniche per affilare la SEO e migliorare la visibilità.
Fondamentale anche la scelta delle keyword che disseminiamo nel testo del nostro sito o blog. Se stiamo descrivendo un paio di scarpe da ginnastica che includiamo nel nostro catalogo è bene che la dicitura ‘scarpe da ginnastica’ venga ripetuta più volte e in punti strategici del testo (la prima riga ad esempio) in modo tale che Google capisca che è proprio quello che intendiamo offrire al lettore che sul motore di ricerca immetterà la dicitura ‘scarpe da ginnastica’.
Tale esempio può essere ovviamente allargato ad ogni tipo di prodotto e vale anche per i siti e i blog. Se ad esempi abbiamo un blog sulla pesca il testo dovrà contenere parole chiave che rimandino alla disciplina o al determinato argomento che stiamo trattando. Stessa cosa vale per il titolo, che deve essere attinente il più possibile con l’argomento centrale del testi per non sviare Google verso altri risultati. Saper gestire bene la SEO quindi vuol dire aumentare esponenzialmente la nostra visibilità sul web. È uno strumento quindi utilissimo che va usato con sapienza e studio.