La realizzazione di video finalizzati al marketing deve tenere conto di molti aspetti cruciali, come la lunghezza del video e la frequenza di visualizzazione. Facendo un esempio, se prendiamo un video più breve e ignorabile in grado di attirare più attenzione, va ad aumentare il tasso di visualizzazione, ma ciò non significa che gli spettatori siano coinvolti in modo significativo con il tuo messaggio.
I video in-stream ignorabili tra 13 e 15 secondi generano, in media, una percentuale di visualizzazione completata superiore del 17% rispetto ai video di 30 secondi. Tuttavia, i video di 30 secondi hanno in media un tempo di visualizzazione di 5 secondi più lungo rispetto alle loro controparti più brevi, consentendo al marchio più tempo per ottenere il favore dello spettatore.
Marketing video, le tecniche per impegnare gli spettatori
Quando si misura il rendimento dei video, va considerata sia la percentuale di visualizzazione che il tempo di visualizzazione in relazione agli obiettivi della campagna.
Fra gli aspetti di cui tener conto per catturare in modo più efficace l’attenzione dello spettatore e farli guardare più a lungo i propri video, c’è sicuramente quello di massimizzare i primi cinque o dieci secondi di contenuto.
L’attenzione è fugace: un marchio e una direzione chiari sin dall’inizio attireranno lo spettatore o consentiranno a coloro che non sono interessati di andare avanti. In media si considerano dieci secondi a disposizione, per gli esperti di marketing, per catturare l’attenzione prima che un potenziale spettatore faccia clic o scorri via.
A differenza degli spot TV, infatti, i formati video digitali non hanno il tempo garantito per sviluppare un arco narrativo. Il video digitale deve quindi potenziare l’avvio del video per catturare l’attenzione, e sviluppare la storia in seguito.